POR Sardegna

Questo paragrafo è in fase di aggiornamento alla nuova programmazione comunitaria 2021-2027.

Nella sezione News e aggiornamenti puoi già trovare molti contenuti riferiti ai nuovi programmi comunitari.

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Autorità competenti e riferimenti

  • Regione Sardegna

  • Autorità di Gestione POR FSE
    Autorità di Gestione POR FSE Regione Sardegna Assessorato del Lavoro, Formazione – via XXVIII Febbraio 1, 09131 Cagliari.

  • Autorità di Gestione POR FESR
    Regione Sardegna – Centro Regionale di Programmazione – Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio – Via Cesare Battisti, 09123 Cagliari.

  • Autorità di Gestione PSR 
    Regione Sardegna, Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale – Via Pessagno 4, 09126 Cagliari.

 

POR FSE SARDEGNA

Approvato dalla Commissione Europea il 17 dicembre 2014

Scopo

Il POR FSE Sardegna persegue gli obiettivi delineati dalla Strategia Europa 2020 in materia di crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.

In particolare, il POR si concentra sulle misure e sulle azioni atte a rafforzare il mercato del lavoro, promuovendo l’occupazione e l’occupabilità specialmente per i giovani ed i disoccupati di lunga durata. A tale scopo l’accento viene posto sul sistema di istruzione e formazione, sulla lotta all’abbandono scolastico e sulla valorizzazione del capitale umano.

Misure specifiche vengono poi delineate per favorire l’ inclusione sociale, la partecipazione al mercato del lavoro e la lotta alla povertà delle fasce più deboli e più a rischio dell’esclusione sociale della popolazione. Infine, in un’ottica di capacity building, il POR delinea le misure volte al miglioramento della qualità e dell’efficienza delle istituzioni pubbliche.

Soggetti ammissibili e partenariato

I beneficiari possono essere diversi, a seconda della tipologia di azione e bando: agenzie Formative, CSL e altri soggetti, pubblici e privati, che erogano servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, imprese, soggetti accreditati per i servizi per il lavoro, operatori del sistema, imprese, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, Università; imprese; enti bilaterali, Autorità di gestione, organismi intermedi, altre amministrazioni regionali e locali. I bandi definiscono l’ammissibilità dei beneficiari.

Obiettivi tematici di riferimento

8. Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione

10. Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente

11. Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate a promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

Assi prioritari

Asse 1 – Occupazione
Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà
Asse 3 – Istruzione e formazione
Asse 4– Capacità istituzionale ed amministrativa
Asse 5 – Assistenza tecnica

Asse 1 – Occupazione

8.I  Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale

8.II  Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani

8.III Attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese innovative

8.IV  Uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore

8.V  Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti

8.VII  Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per l’impiego pubblici e privati di promozione dell’occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati.

Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà

9.I  Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità;

9.IV  Migliore accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d’interesse generale.

Asse 3 –  Istruzione e formazione

10.I  Riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce e promozione dell’uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione

10.II  Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione superiore e di livello equivalente e l’accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati

10.III Rafforzare la parità di accesso alla formazione permanente per tutte le età nei contesti formali, non formali e informali, aggiornare le conoscenze, le abilità e le competenze della manodopera e promuovere percorsi di apprendimento flessibili anche tramite l’orientamento del percorso professionale e il riconoscimento delle competenze acquisite

10.IV  Migliorare la pertinenza dei sistemi di istruzione e formazione al mercato del lavoro, favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato

Asse 4 – Capacità istituzionale ed amministrativa

11.I Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell’ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance

Allocazione finanziaria

Risorse complessive POR FSE Sardegna (risorse comunitarie e cofinanziamento regionale e nazionale): € 444,800,000.00

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Documenti Correlati

 


POR FESR SARDEGNA

Approvato dalla Commissione Europea il 14 luglio 2015

Scopo

Il POR FESR Sardegna punta a sostenere lo sviluppo territoriale declinandosi in una strategia atta a contrastare gli effetti della crisi economica. In linea con la Strategia Europa 2020, il POR mira a rilanciare il tessuto produttivo regionale attraverso una serie di misure rivolte:

  • Alle imprese. Si prevedono azioni per sostenere le PMI mediate il miglioramento e l’accessibilità agli investimenti, al credito ed ai servizi(inclusi i servici informatici).

  • All’ambiente. Il territorio sardo vanta un vasto patrimonio naturalistico. Nel POR sono incluse misure per la protezione dell’ambiente e per la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili, già avanzata benché non ancora sfruttata appieno.

  • Alla ricerca e allo sviluppo. Tramite la strategia di specializzazione intelligente vengono stimolate le attività di ricerca e sviluppo in settori strategici, quali il settore energetico, il turismo e l’agroalimentare.

  • I beneficiari possono essere diversi, a seconda della tipologia di azione e bando: Imprese, reti di imprese, grandi imprese che rispondono a specifici criteri, PMI, Università, centri di ricerca pubblici o altri organismi/enti di ricerca, amministrazione regionale, enti locali, società pubbliche del trasporto, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Protezione Civile. I bandi definiscono l’ammissibilità dei beneficiari.

Soggetti ammissibili e partenariato

I beneficiari possono essere diversi, a seconda della tipologia di azione e bando: organismi di ricerca (enti pubblici di ricerca, università), centri di ricerca privati qualificati, PMI, imprese neocostituite e start-up, imprese commerciali e del terzo settore, societa’ cooperative, Regione, Pubbliche Amministrazioni, operatori di settore, Aziende sanitarie e ospedaliere, Comuni ed Enti territoriali, Autorità Unica Regionale in Materia di Rifiuti, operatori pubblici, Autorità unica regionale che sovraintenda all’uso plurimo delle risorse idriche, soggetti gestori dei beni culturali. I bandi definiscono l’ammissibilità dei beneficiari.

Obiettivi tematici di riferimento

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione

2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime

3. Promuovere la competitività delle PMI

4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio

5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi

6. Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse

9. Promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà e qualsiasi discriminazione

Assi prioritari

Asse 1 – Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione
Asse 2 – Agenda digitale
Asse 3 – Competitività dei sistemi produttivi
Asse 4 – Energia e mobilità urbana
Asse 5 – Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse
Asse 6 – Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici
Asse 7 – Promozione dell’inclusione sociale, lotta alla povertà e a ogni forma di discriminazione
Asse 8 – Potenziamento del Sistema di Istruzione

Priorità d’investimento

Qui di seguito il dettaglio delle priorità d’investimento per ognuno degli assi prioritari.

Asse 1 – Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione

1(b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’istruzione superiore, in particolare gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l’innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazioni avanzate e la prima produzione soprattutto di tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali.

Asse 2 – Agenda digitale

2(a) Estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità e sostenere l’adozione di reti e tecnologie future ed emergenti in materia di economia digitale;

2.(b.) Sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC

2(c) Rafforzare le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion, e-culture e l’e-health.

Asse 3 – Competitività dei sistemi produttivi

3(b) Sviluppare, realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione;

3(c) Sostenere la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi;

3(d) Sostenere le capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione.

Asse 4– Energia e mobilità urbana

4(c)  Sostenere l’efficienza energetica, la gestione intelligente dell’energia e l’uso dell’energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell’edilizia abitativa;

4(d)  Sviluppare e realizzare sistemi di distribuzione intelligenti operanti a bassa e media tensione;

4(e) Promuovere strategie di bassa emissione di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare per le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di misure di adattamento finalizzate all’attenuazione delle emissioni;

Asse 5 – Tutela dell’ambiente e prevenzione dei rischi

5(b) Promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi.

Asse 6 –  Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici

6(a)  Investire nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dall’aquis dell’Unione in materia ambientale e soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi

6(b) Investire nel settore delle risorse idriche per rispondere agli obblighi imposti dall’aquis dell’Unione in materia ambientale e soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi

6(c) Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale

6(d) Proteggere e ripristinare la biodiversità e i suoli e promuovere i servizi ecosistemici anche attraverso Natura 2000 e per mezzo di infrastrutture verdi

Asse 7 – Promozione dell’inclusione sociale, lotta alla povertà e a ogni forma di discriminazione

9(a)  Investire nell’infrastruttura sanitaria e sociale in modo da contribuire allo sviluppo nazionale, regionale e locale, alla riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie, alla promozione dell’inclusione sociale attraverso un migliore accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi nonché al passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali

9(b)  Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle zone urbane e rurali.

 

Allocazione finanziaria

Risorse complessive POR FESR Sardegna (risorse comunitarie e cofinanziamento regionale e nazionale): € 930.979.082

 

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE SARDEGNA

Approvato dalla Commissione Europea il 19 agosto 2015

Scopo

Il PSR Sardegna si declina in tutte le priorità proprie della politica europea di sviluppo rurale, concentrandosi sulle caratteristiche, e sulle sfide, proprie del territorio.

  • La Sardegna può contare su vasto patrimonio paesaggistico: il PSR finanzierà misure per incentivare la protezione ambientale, la valorizzazione degli ecosistemi e la produzione di energia rinnovabile.

  • La Sardegna si distingue per uno sviluppato settore nell’allevamento di ovini, nonché caprini e bovini. La gestione dei rischi, la salute ed il benessere degli animali rientrano pertanto tra le priorità individuate dal programma.

  • Particolare enfasi viene posta altresì’ sullo sviluppo locale, da realizzarsi tramite un maggiore coinvolgimento della popolazione rurale e dei Gruppi di Azione Locale (GAL).

  • Infine, in un’ottica di rilancio territoriale, il PSR finanzierà misure per incentivare l’innovazione, il trasferimento di conoscenze e la formazione degli agricoltori, a beneficio delle aziende attive nei settori agricolo-forestali.

Soggetti ammissibili e partenariato

I principali beneficiari sono: Regione autonoma della Sardegna, agricoltori in forma singola o associata, silvicoltori, associazioni di produttori, servizi di consulenza, enti di formazione, Imprese agroindustriali e imprese agricole singole o associate, enti pubblici. I bandi definiscono l’ammissibilità dei beneficiari.

Priorità

Priorità 1 : Favorire il trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

Priorità 2 : Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste

Priorità 3 : Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo

Priorità 4 : Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura (biodiversità e paesaggi, acque, suoli)

Priorità 5 : Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale (efficienza nell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni)

Priorità 6 : promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

Focus Area

Qui di seguito il dettaglio dai focus di area per ognuno degli assi prioritari.

Priorità 1

1A  Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;

1B  Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall’altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali;

1C  Formazione.

Priorità 2

2A  Prestazioni economiche, ristrutturazione & modernizzazione

2B Ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati nel settore agricolo e, in particolare, favorire il ricambio generazionale

Priorità 3

3A  Migliorare la competitività dei produttori primari

3B  Gestione dei rischi

Priorità 4

4A  Biodiversità

4B  Gestione delle risorse idriche

4C  Erosione e gestione del suolo

Priorità 5

5A Uso efficiente delle risorse idriche

5C Energia rinnovabile

5E  Conservazione e sequestro del carbonio

Priorità 6

6A Diversificazione, la creazione PMI nonché dell’occupazione

6B  Stimolare lo sviluppo locale

6C  Accesso e qualità delle TIC

Allocazione finanziaria

Risorse complessive PSR Sardegna (risorse comunitarie e cofinanziamento nazionale): € 1.308.406.250

 

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