POR Calabria

Questo paragrafo è in fase di aggiornamento alla nuova programmazione comunitaria 2021-2027.

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Autorità competenti e riferimenti

 

Nota: per il periodo 2014-2020 la Regione Calabria ha adottato la scelta di prevedere un unico POR plurifondo, integrato a livello finanziario e tematico: le risorse finanziarie e le tematiche operative del FSE e del FESR sono unificate in un unico documento programmatico (il POR FSE-FESR) e in un’unica gestione.

 


POR FSE-FSR CALABRIA

Approvato dalla Commissione Europea il 21 ottobre 2015

Scopo

La Calabria ha deciso di adottare un unico programma operativo che riunisce le azioni cofinanziate dal FSE e dal FESR.  Le regioni di un unico POR sottendono alla necessità di un approccio integrato per far fronte alle sfide territoriali ed alle peculiarità regionali.

Il Programma operativo si declina secondo tutti gli obiettivi tematici propri della politica di coesione. Particolare enfasi viene posta sui seguenti aspetti:

  • Il rinnovamento del sistema produttivo regionale, in linea con la Strategia di specializzazione intelligente.

  • Lo sviluppo urbano e territoriale, con riguardo all’efficienza energetica, il sistema dei trasporti, la gestione dei rifiuti, la protezione dell’ambiente.

  • La ripresa della competitività e produttività del tessuto economico, inclusi i servizi turistici.

  • La creazione di opportunità di lavoro, attraverso un miglioramento del sistema formativo, ed una maggiore inclusione sociale.

  • Il miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione in termini di qualità e trasparenza.

 

Soggetti ammissibili e partenariato

I beneficiari possono essere diversi, a seconda della tipologia di azione e bando, nonché dell’obiettivo tematico e fondo comunitario di riferimento: enti di ricerca pubblici e privati, poli di innovazione, distretti tecnologici, altri soggetti pubblici e privati attivi nel campo della ricerca, dell’innovazione, e del trasferimento tecnologico, centri pubblici per l’impiego, organismi di formazione, Comuni, organizzazioni del no profit, enti pubblici e privati, aggregazioni pubblico-private, organismi di ricerca, imprese (incluse PMI). I bandi definiscono l’ammissibilità dei beneficiari.

 

Obiettivi tematici di riferimento

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione.

2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime.

3. Promuovere la competitività delle PMI.

4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

5. Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi.

6. Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse.

7. Promuovere il trasporto sostenibile e migliorare le infrastrutture di rete.

8. Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori.

9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione.

10. Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente.

11. Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate a promuovere un’amministrazione pubblica efficiente.

 

Assi prioritari

Asse 1 – Promozione della Ricerca e dell’Innovazione
Asse 2 – Sviluppo dell’Agenda digitale
Asse 3 – Competitività dei sistemi produttivi
Asse 4– Efficienza energetica e mobilità sostenibile
Asse 5 – Prevenzione dei rischi
Asse 6 – Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale
Asse 7 – Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile
Asse 8 – Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità
Asse 9 – Inclusione sociale (FESR)
Asse 10 – Inclusione sociale (OT9-FSE)
Asse 11 – Istruzione e formazione (FESR)
Asse 12 – Istruzione e formazione (OT10 – FSE)
Asse 13 – Capacità istituzionale
Asse 14 – Assistenza Tecnica


Asse 1 – Promozione della Ricerca e dell’Innovazione

1(a)  Potenziare l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l’eccellenza nella R&I nonché promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo.

1(b)  Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’istruzione superiore, in particolare gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l’innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazioni avanzate e la prima produzione soprattutto di tecnologie chiave abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali.

Asse 2 – Sviluppo dell’Agenda digitale

2(a) Estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità e sostenere l’adozione di reti e tecnologie future ed emergenti in materia di economia digitale.

2(b) Sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC.

2(c) Rafforzare le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion, e-culture e l’e-health.

Asse 3 – Competitività dei sistemi produttivi

3(a) Promuovere l’imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese.

3(b) Sviluppare, realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione.

3(c) Sostenere la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi.

3(d) Sostenere le capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione.

Asse 4 – Efficienza energetica e mobilità sostenibile

4 (c) Sostenere l’efficienza energetica, la gestione intelligente dell’energia e l’uso dell’energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell’edilizia abitativa.

4(e) Promuovere strategie di bassa emissione di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare per le aree urbane, inclusa la promozione della mobilità urbana multimodale sostenibile e di misure di adattamento finalizzate all’attenuazione delle emissioni.

Asse 5 – Prevenzione dei rischi

5(b) – Promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantire la resilienza alle catastrofi e sviluppare sistemi di gestione delle catastrofi.

Asse 6 – Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale

6(a) Investire nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dall’aquis dell’Unione in materia ambientale e soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi.

6(b) Investire nel settore delle risorse idriche per rispondere agli obblighi imposti dall’aquis dell’Unione in materia ambientale e soddisfare le esigenze, individuate dagli Stati membri, di investimenti che vadano oltre tali obblighi.

6(c) Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale.

6(d) Proteggere e ripristinare la biodiversità e i suoli e promuovere i servizi ecosistemici anche attraverso Natura 2000 e per mezzo di infrastrutture verdi.

Asse 7 – Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile

7(b) Migliorare la mobilità regionale, collegando i nodi secondari e terziari all’infrastruttura della RTE-T, compresi i nodi multimodali.

7(c) Sviluppare e migliorare i sistemi di trasporto ecologici (anche quelli a bassa rumorosità) e a bassa emissione di carbonio, tra cui il trasporto per vie navigabili interne e quello marittimo, i porti, i collegamenti multimodali e le infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile.

Asse 8 – Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità

8.I  Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale.

8.II  Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani.

8.IV  Uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore.

8.V  Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.

8.VII  Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per l’impiego pubblici e privati di promozione dell’occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati.

Asse 9 – Inclusione sociale (FESR)

9(a) Investire nell’infrastruttura sanitaria e sociale in modo da contribuire allo sviluppo nazionale, regionale e locale, alla riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie, alla promozione dell’inclusione sociale attraverso un migliore accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi nonché al passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali.

9(b) Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle zone urbane e rurali.

Asse 10 – Inclusione sociale (OT9-FSE)

9.I Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità.

9.IV Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità.

Asse 11 – Istruzione e formazione (FESR)

10(a) Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente, sviluppando l’infrastruttura scolastica e formativa.

Asse 12 – Istruzione e formazione (OT10 – FSE)

10.I Riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce e promozione dell’uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione.

10.II Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell‘istruzione superiore e di livello equivalente e l’accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati.

10.IV Migliorare la pertinenza dei sistemi di istruzione e formazione al mercato del lavoro, favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato.

Asse 13 – Capacità istituzionale

11.I Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell’ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance.

Asse 14 – Assistenza Tecnica

 

Allocazione finanziaria

Risorse complessive POR FSE Calabria (risorse comunitarie e cofinanziamento regionale e nazionale): € 2,378,956,841.00
Di cui: FESR: 1,529,877,755.00 €  e FSE: 254,339,876.00 €

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE CALABRIA

Approvato dalla Commissione Europea il 20 novembre 2015

Scopo

La Regione Calabria si caratterizza per una superficie classificata per il 96% come zona rurale e coperta per il 41% da foreste e boschi (per il 65% privati).
La conformazione geografica permette alla Calabria di fruire di un grande patrimonio naturalistico, ma al contempo la sottopone a numerosi rischi idrogeologici e di incendi boschivi.

Il PSR intende affrontare queste problematiche ambientali, e rilanciare lo sviluppo territoriale rafforzando il tessuto produttivo locale e l’inclusione delle popolazione rurale.
In particolare, il PSR della Calabria finanzierà interventi in tutte le sei le priorità di sviluppo rurale, riservando una maggiore attenzione alla preservazione, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi relativi all’agricoltura e alle foreste e al miglioramento della competitività di tali settori. Verranno inoltre incentivate le misure per la formazione per gli agricoltori, l’accesso agli investimenti nel settore agricolo-forestale, il trasferimento di conoscenze e l’ammodernamento delle infrastrutture e delle aziende.

 

Soggetti ammissibili e partenariato

I principali beneficiari sono: enti o organismi che svolgono attività di formazione e di trasferimento delle competenze accreditati al sistema regionale, agricoltori in forma singola od associata; produttori che aderiscono a regimi di qualità, imprese, consorzi, Regione Calabria, ARSAC, enti di ricerca, istituti e laboratori di ricerca, gruppi di azione locale, gruppi operativi PEI, Imprese agricole, in forma giuridica singola od associata, reti di imprese tra aziende agricole, Coadiuvanti della famiglia agricola, persone fisiche in aree rurali.

 

Priorità

Priorità 1 : Favorire il trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;

Priorità 2 : Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste;

Priorità 3 : Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo;

Priorità 4
: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura (biodiversità e paesaggi, acque, suoli);

Priorità 5 : Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale (efficienza nell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni);

Priorità 6 : promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

 

Focus Area

Qui di seguito il dettaglio dai focus di area per ognuno degli assi prioritari.


Priorità 1

1A  Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;

1B  Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall’altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali;

1C  Formazione.

Priorità 2

2A Prestazioni economiche, ristrutturazione & modernizzazione.

2B Ricambio generazionale.

Priorità 3

3A  Migliorare la competitività dei produttori primari.

3B  Prevenzione e gestione dei rischi aziendali.

Priorità 4

4A  Biodiversità.

4B  Gestione delle risorse idriche.

4C  Erosione e gestione del suolo.

Priorità 5

5A Uso efficiente delle risorse idriche.

5C Energia rinnovabile.

5D Riduzione delle emissioni di GHG e NH3

5E  Conservazione e sequestro del carbonio.

Priorità 6

6A  Diversificazione, creazione di PMI e posti di lavoro.

6B  Stimolare lo sviluppo locale.

6C  Accesso e qualità delle TIC.

 

Allocazione finanziaria

Risorse complessive PSR Calabria (risorse comunitarie e cofinanziamento nazionale): € 1.103.561.988,00


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