Il dibattito sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale e la programmazione bilancio comunitario 2021-2027 continua dopo gli aggiornamenti di qualche tempo fa (1, 2 e 3), rieccoci con qualche notizia addizionale: sapendo che le elezioni del Parlamento europeo sono ormai molto vicine e che le prossime tappe dipenderanno dai lavori del nuovo Parlamento e della nuova Commissione europea.

Iniziando da dove eravamo rimasti: il 14 novembre il Parlamento europeo ha approvato la sua Relazione interlocutoria sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027, che definisce in modo ufficiale la sua posizione in merito alla proposta ricevuta dalla Commissione (dotata di potere di iniziativa legislativa) e in vista di un accordo con il Consiglio (la seconda istituzione comunitaria, insieme al Parlamento, coinvolta nel processo di approvazione legislativa).

In questa relazione il Parlamento propone, tra l’altro, di aumentare il bilancio pluriennale dell’UE all’1,3% del suo reddito nazionale lordo, rispetto alla proposta più modesta della Commissione (1,08%), con lo scopo dichiarato di poter rispondere in modo più efficace alle importanti sfide e alle priorità dei cittadini e dell’UE del prossimo settennio.

Il Consiglio dell’UE ha invece presentato il 30 novembre scorso un Progetto di schema di negoziato, che riprende i punti fondamentali del dibattito sui quali i leader dell’UE dovranno pronunciarsi e che il Consiglio dovrà affrontare nei prossimi mesi. Una Relazione sullo stato di avanzamento dei lavori (30 novembre) e un Programma di lavoro (14 febbraio) ne sintetizzano i passaggi temporali.

L’obiettivo condiviso è quello di fornire al Consiglio europeo di giugno 2019 un progetto ottimizzato di schema di negoziato, per favorire il raggiungimento di un accordo sul nuovo quadro finanziario settennale nell’autunno 2019 e la sua definitiva adozione entro la fine del 2019. Questo permetterebbe un avvio puntuale dei nuovi programmi comunitari al 1° gennaio 2021.

Inoltre, è importante segnalare che il Parlamento ha recentemente adottato le sue posizioni sulla maggior parte dei programmi tematici: quelli proposti dalla Commissione europea a giugno 2018 e illustrati in un nostro precedente post.

Questi nuovi documenti permettono una visione più approfondita e accurata, per quanto ancora provvisoria, sul futuro dei finanziamenti comunitari.

Aggiorniamo in questa nuova pagina il precedente pdf, integrando con le recenti risoluzioni del Parlamento la nostra sintesi dello stato dell’arte sulla programmazione dei fondi 2021-2027.