Di quanti fondi comunitari potrà beneficiare l’Italia in questo periodo di programmazione? Una domanda frequente e non così semplice, cui proviamo a rispondere.

Fondi comunitari: quanti ne arriveranno in Italia?

Innanzitutto, è doverosa una premessa: la domanda non è così semplice come sembra. Perché?

Perché la risposta dipende da diversi fattori, parametri e stime che si possono considerare nel conteggio.

Vediamo insieme quali.

Il fattore tempo

Un primo fattore di variabilità risiede nei dati stessi.

Per questi motivi è importante considerare i dati sulle allocazioni finanziarie (anche quelli riportati all’interno di questa Guida) come degli ordini di grandezza indicativi.

Una questione di definizioni

La complessità nella definizione dei “fondi disponibili” non risiede unicamente nei dati, ma anche in cosa – e come – viene incluso nel conteggio di tali fondi. 

Sicuramente, tra i “fondi comunitari spettanti all’Italia” occorre considerare i Fondi Strutturali ad essa assegnati. Esistono tuttavia molti altri elementi, la cui inclusione o meno nel conteggio può essere oggetto di diverse (legittime) interpretazioni:

Un’analisi dei dati e una risposta

Conoscere le diverse possibili interpretazioni che si possono dare nel rispondere a questa domanda (apparentemente semplice) sui fondi comunitari è un modo per approfondire la conoscenza della loro struttura e del loro funzionamento. Questa lunga premessa è dunque – probabilmente – più utile e interessante della stessa risposta alla domanda.

Tentiamo comunque di fornire una risposta più diretta, tenendo presenti tutti i fattori appena descritti. Useremo valori arrotondati, per sottolineare il carattere strutturalmente indicativo di questa informazione. La stima si basa su un’apposita guida al bilancio della Commissione europea (di cui abbiamo parlato qui), su fonti governative nazionali (per quanto riguarda i contributi nazionali) e su una ponderazione per PIL e per abitante (per quanto riguarda la quantificazione dei fondi a gestione diretta).

Fondi per progetti UE destinati all’Italia – stima indicativa (in miliardi di euro)
Fondi Strutturali40
FEASR / FEAGA40
Fondi a gestione diretta40
REACT-EU10
Sovvenzioni NGEU70
Prestiti NGEU120
Cofinanziamento nazionale Fondi Strutturali40
Cofinanziamento nazionale NGEU30
TOTALE390 miliardi

Questo calcolo include tutti gli elementi oggetto di possibile interpretazione, descritti più sopra. Poiché adotta una definizione particolarmente allargata di “fondi europei” e poiché l’attivazione della “componente prestiti” di NGEU è discrezionale (è un’opzione che potrà essere utilizzata solo in parte), possiamo stimare che i fondi per progetti UE disponibili per l’Italia in questo periodo di programmazione ammonteranno a circa 350 miliardi di euro.

Fondi UE: quanti ne partono e quanti ne arrivano

Quanto scritto finora risponde alla domanda: di quanti fondi potrà beneficiare l’Italia in questo periodo di programmazione?

Ma non risponde a una domanda che è, in realtà ancora più rilevante: di quanti fondi beneficerà l’Italia in questo periodo di programmazione?

La risposta a questa seconda domanda è ancora più complessa e ha a che fare con la capacità d’assorbimento (di cui abbiamo parlato qui).

Una capacità che permette di utilizzare pienamente il potenziale espresso dai fondi disponibili e cui tutti gli europrogettisti contribuiscono, più o meno consciamente, preparando progetti finanziabili di buona qualità.